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LORUSSO EDITORE |
Emanuele Boccianti
TRECENTO PICCOLISSIME MANI
Mémoire quasi serio di un cuoco terminale
Quanto siamo disposti a sacrificare per avere uno stipendio? È quello
che si chiede Emanuele, chef, impiegato, quasi filosofo, dimettendosi
dal suo posto di cuoco nella cucina di una mensa scolastica.
Un racconto sulla precarietà e la lotta senza esclusioni di colpi in un
mondo di automi aziendali nelle corporation del maccherone seriale,
raccontato con spietata leggerezza, tra cibo, filosofia e scartoffie
burocratiche, che ci interroga sul nostro rapporto col lavoro, nell'era
in cui un contratto a tempo indeterminato è un lusso e licenziarsi
diventa un atto rivoluzionario.
266 pagine, 12 euro
Ero un cuoco, dovevo fare il cuoco. Ero nato tondo, non potevo morire
quadrato. Proverbio di merda. Che dici? Vuoi scrivere? Ma se neppure ti
sei laureato.
Sfiletta quel salmone, fa' il favore. E sbrigati.
E invece quel salmone te lo sfiletti tu.
Emanuele
Boccianti (1971) interrompe gli studi di filosofia per diventare
chef, mettendo in secondo piano la sua passione per la scrittura. Che
però non smette mai di nutrire sotterraneamente, scrivendo prima
poesie e racconti, poi sceneggiature e recensioni cinematografiche.
Ultimamente ha appeso la parannanza al chiodo, vive in campagna,
coltiva l’orto e il suo amore per le parole scritte. Ha pubblicato Italia
gialla e nera con
Sabrina Ramacci (Newton Compton). Cura il blog A costo zero.
Presentazione sabato 21 settembre a Farfa (RI) nel corso di Liberi Sulla Carta - fiera dell'editoria indipendente
La vita come narrazione (pop): intervista a Emanuele Boccianti (da Laspro 23)
Formato: 11 x 18 cm
Brossura
ISBN 9788890493652
Parole chiave: precarietà – cucina – lavoro – mense scolastiche
Promozione: presentazioni in librerie, interviste radiofoniche, recensioni
Distribuzione: Nda